Project Description
La prima grande rivoluzione della storia dell’uomo è avvenuta circa 10.000 anni fa, quando nei territori della Mezzaluna Fertile sono comparse le prime forme di società stanziale agricola.
Gli individui scoprono di riuscire a trarre maggiore sostentamento dalla selezione e dalla coltura di alcune specie vegetali edibili piuttosto che dal vaglio delle foreste vergini. Da raccoglitori si fanno, così, contadini, primi architetti dei campi.
L’atto della domesticazione delle piante (dal latino “domus”, “casa”) è emblema di una transizione epocale e in esso risiede il seme della civiltà intera.
I destini dell’uomo e della natura s’intrecciano in modo indissolubile. Le distese coltivate che disegnano i nostri orizzonti sono riassunti visibili di questo dialogo: un grande dizionario del creato, con la panoplia delle sue quinte policrome di frutti, ortaggi e ogni genere di semi e spezie.
Conoscerne e proteggerne la biodiversità, mediante l’uso sostenibile delle pratiche agricole, significa preservare il segreto della sua ordinata e imperitura armonia.